giovedì 21 febbraio 2013

IL COMPLEANO DEL GUSTAVINO


La setimana pasata ò in contrato il Guglielo Marze che noi lo abiamo sempre ciamato gulielmino per via che lui era proprio picolo ma picolino da vero e dopo per risparmiare abiamo incominciatto a ciamarlo Mino e così che lui lè restato Marze Mino.
Si come che stavo diciendo, cuando che lo ò in contrato mi ci a deto che il Gustavo compisce li ani e a l’ora ci siamo trovati io e il Mino a farci su una bela poesia di compi ano che lui mi ci dicieva la riga e io ci trovavo la parolina che ci andava dacordo e a la fine lè venuta fuori cuesta ode che noi ci faciamo i uguri al gustavino.

Il gustavo compie gli ani
Mica oggi ma domani
A far festa pronti siamo
Tuti qui col quore in mano
E faciamo tanti uguri
Che in degli ani sempre duri
Cont il sole o con la luna
La salute e la fortuna
Tant estati son pasate
E ne à fate lifrocate
Quando è nato sembra ieri
Ma leviamo in su i bichieri
Beli pieni di buon vino
Viva viva gustavino.

Ci abiamo anca fato una bela torta che però non ci à mica su le candeline che sono trope e che lui non ci à mica più il fiato di una volta e a l'ora ci abiamo meso poche candele ma tanto vino per festegiare il gustavino.

sabato 16 febbraio 2013

I DISEGNI DEL ZIO LELE


Noi ci abiamo tanti amici ma propio tanti e uno lè anca uno bravo a fare i disegni che lui se ci si mete lì dimpegno ci è anca buono di farti un ritrato.
Lui si ciama vassili patrasso e a capire dal coniome pararesse che viene da cualche posto del nord come magari la nord vegia, ma lui si fa ciamare zio lele che saresse anca il breviativo di patrasso ma anca per via che lui lè da vero uno zio che ci à dei nipoti.
O no?
Così lui mi ci à fato il mio di ritrato ma di cuando che sero giovine e anca un bel giovinoto che lui mi ci à preso proprio in del mentre che ci ero contento per via che ci avevo finito la mia giornata di lavoro in de la fonderia del sinior roberto.
Si come che io ero molto ma molto bravo di fare il mio lavoro e a l’ora il sinior roberto ogni tanto mi regalava una bela botilia di cuelo buono e apena che potevo incontrarmici cont il gustavino e cont il ghioto ci si divideva la botilia come tre bravi fratelini e in di cuel modo lì ci conzolavamo in compagnia de la fatica del lavoro.
Il zio lele mi ci à fato il ritrato in tanta che mastego un bel bacheto li licuirissia che a vederlo pararesse anca un toscano ma io non ò mai fumato per via che il fumo fa male
O no?

giovedì 7 febbraio 2013

LE DISGRASSIE DEL GUSTAVINO


In cuesta setimana ci è capitata una disgrassia al gustaVINO che in del mentre che lui ci à visto in su un armadieto de la cucina un bel tochetino di crosta di formagio di grana ci à venuta la volia di darci una sgagnata ma io ce lo avevo deto che non ci à più la età di fare cuele cose lì e così in del mentre che lo sgagnava ci si è roto un dente che lui ce lo teneva da conto per via che ce lo aveva sempre avuto fino di cuando che lera picolino.
In de cuel modo lì lui ci à dovuto andarci in del dentista che lui ce lo à giustato ma ci à dovuto darci cuasi sei mesi de la sua penzione e cuasi cuasi che ci veniva di piangere ma lui ci à la fortuna di averci una zia che ci vuole tanto bene e che ci à deto che se non ci à minga i soldi per pagare il dentista ce li impresta lei ma ci vuole anca un pochetino di interese del quaranta percento.
Io ci ò deto che in veci di sgagnare la crosta del formagio di grana saresse melio di pestarla bene cont il martello per morbi dirla o se no anca di frularla cont il frulatore che ci viene una cosa bela morbida che non ci si spacano minga i denti.
O no?